GIULLARI
Siamo
i ricordi di belle speranze,
ma
che bel castello è la vita
ricolma
di pagine, scritta di stanze
e
di vini che lasciano la voce fioca.
Noi
siamo i dadi lanciati da mani
che
non si lasciano guardare i polsi
siamo
le ellissi di altri pianeti
e
un appetito che vi dà i morsi.
Ed
i sonagli dei nostri calzari
piacciono
tanto ai bambini
siamo
i balletti, siamo i giullari,
tarantolati
e manichini.
Noi
siamo il mosto di vini passati
per
dei bicchieri già ubriachi,
i
distillati di mille allegrie
nella
gran botte dei giochi.
“Beva
un sorriso, Vostra eccellenza!
Ne
versi pure alla sua signora,
e
voglia donarle un giro di danza,
ed
allentarle il nodo alla gola”.
Siamo
racconti scritti di fretta
ma
con un “metro” da giustificare
siamo
foglietti e rime leggere
troppo
pesanti per volare.
Siamo
le maschere dei carnevali
riposte
spesso nei carrozzoni
siamo
bugie dalle gambe lunghe
ed
il tormento dei luoghi comuni.
Siamo
commedie ma tragiche e tristi
siamo
ricordi ma senza memoria,
abbiam
tremila finali diversi
e
sotto il cappello la solita storia.
Noi
siamo l'ago.....senza il filo
e
perder il filo è uno dei rischi,
liberi
ormai di pungere il culo
a
chi è incapace di emozionarsi.
E
se non fossimo quello che siamo
saremmo
un'altra cosa,
avremmo
palazzi e possedimenti
ma
perderemmo le chiavi di casa.
Siamo
l'amore mal corrisposto
il
cuore che abbiamo è solo una burla
è solo uno scherzo di pessimo gusto
Cupido
spesso nemmeno ci guarda.
Sul
nostro sguardo un velo commosso
uno
specchio di solitudine
se
ci togliete gli sciocchi d'intorno,
siamo
matelli senza l'incudine.
Siamo
i sorrisi e le belle speranze
che
gran banchetto è la vita
e
come una cena di mille pietanze
piangendo
e scherzando è già finita.
Così
invitateci ai vostri banchetti
-e
per un poco di pane-
vi
aiuteremo la digestione
ché
per dormire di tempo ce n'è.
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